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| Un piatto di scintillanti Schwanzstucker |
Ben evidente nella ricetta – e, purtroppo, nelle diapositive – delle ‘treccine di pollo alla birra’, rincarata da una buona dose di educazione alimentare, goffamente rastrellata dall’internet (“la carne di pollo fa parte delle carni bianche come pure pollo e coniglio”. Davvero? Giura!) Che solo all’apparenza arriva come un intreccio di carne di pollo sbattuto nella birra (…”spumeggiante”… ma i testi chi te li cura? The Mask?).
Guardatelo bene, amici della furia omicida, discepoli di bobbitiana memoria, cuori infranti armati di padella… Quelli sono MEMBRI!
Una fila di organi genitali maschili infarinati e rosmarinati!
Lo sfogo ultimo di una sfortunata in amore, l’atto estremo di una delle tante Mrs. Jones…
Ella ha ben deciso che se non può averli in casa come amanti, li avrà attaccati alle molecole.
Finché turn over cellulare non ci separi.
Stracciati, intrecciati, infilzati con gli stuzzicadenti, infarinati, abbrustoliti… una procedura degna della peggior macoomba brasiliana.
“Cuocere 13/15 minuti” non è una indicazione per la preparazione di cotanta prelibatezza, ma un messaggio subliminale: 13.15 è stato l’orario del primo appuntamento – primo membro a sinistra. Il povero Beppe, meccanico di Lambrate figlio di emigranti. Si frequentarono per un paio di mesi, poi venne fuori che Beppe aveva una moglie baffuta e tre figli a Bagnara Calabra e la relazione venne troncata nel nome della coerenza. Ciao, Beppe. Insegna agli angeli cosa è un pignone silenziato –.
E così via di rimandi, illazione, sottintesi, tutto mascherato da ricetta, da suggerimento, da dritta culinaria (ne è un esempio quella valanga di fagiolini sconditi, citati come “contorno ben accoppiato”).
Che sangue freddo.
Che lucidità.
Non c’è niente da fare, le donne sono vendicative.
Le donne tradite, ingannate, deluse in amore, poi, diventano efferate, e prima o poi arrivano. Purtroppo, anche sulle vostre tavole…
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