Se si chiama pain perdu ci sarà un dannato motivo!

Pane per i vostri denti!

Chef stellati della cucina degli avanzi, economi delle dispense, feticisti del rancido che “è ancora buono”, benvenuti su Orrori da Mangiare, il blog da consumarsi preferibilmente entro: vedi sul tappo.

Oggi vi presentiamo un piatto del riciclo, uno svuotafrigo, un trogolo ove tutto è permesso, un piatto unico ecologico, una ricetta da mensa d’orfanotrofio fine ottocento, una galera d’ingredienti costretti a stare assieme in poco spazio e contro la propria volontà.

Il concetto di svuotafrigo è facilmente fraintendibile e spesso, per quanto si provi a dargli un senso applicabile all’epoca contemporanea, viene tramutato in un bordello degli elementi.

Questo piatto ricco d’infamia però ha una caratteristica che hanno in pochi, riesce ad essere un flagello per gli occhi con un numero esiguo di ingredienti.




Se volete riprodurre questa fossa comune di avanzi procuratevi: pane vecchio, pesto, mozzarella e pomodorini da spargere a cazzo, uova e latte.

Schiaffate tutto tra le fiamme dell’Inferno, nel girone in cui sono riuniti i traditori dell’arte culinaria, e dopo un tempo necessario a creare una tumefazione di tal foggia, sfornate e uscite a riveder le stelle verso la pizzeria più vicina.

Ricordate: se il pane è perdu, è meglio perderlo che trovarlo.

P.S. Fai una buona azione, porta il tuo piatto del riciclo presso il canile più vicino, ma suona il campanello e fuggi, nessuno deve vederti in volto!