martedì 13 ottobre 2015

Ma quale occultamento di cadavere? Quella è una insalata che inneggia alla vita!

Lucida e lussuriosa. E' la tua insalata di mortadella.
(di WASABI)

Amiche e amici della coccola culinaria travestita da mensa del Centro Igiene Mentale, oggi sfatiamo una leggenda metropolitana che riguarda i singles di ogni età.



Siamo abituati a suddividere i singles in due categorie: i modaioli on the edge, i quali si nutrono esclusivamente di aperitivi e sono convinti che la vita vera si svolga dalle 19 alle 22 (23, se vivono a est del meridiano di Greenwich), e i singles realistici.

Questi ultimi provvedono in totale autonomia alla loro nutrizione, barcamenandosi tra surgelati, pizze da asporto e generose donazioni materne, restando convinti che i pasti migliori della loro vita debbano ancora arrivare, ed avverranno tutti in compagnia dell’amato bene, finalmente approdato al loro desco.
Niente di più sbagliato!

Con un po’ di fantasia, anche il single più incallito e disorganizzato può portare in tavola delle sane prelibatezze senza spendere un capitale!
Ne abbiamo oggi un lampante esempio con questa succulente ed iperproteica insalata di mortadella, impiattata a regola d’arte, per giunta.
Immaginate: piove, è buio e la giornata ha avuto lo stesso scorrimento dell’autostrada del Brennero durante uno sciopero di autotrasportatori. Tornate a casa, dove sapete che nessuno vi aprirà la porta e nessuno ha messo il vostro accappatoio preferito sul calorifero.
La tentazione di raspare dalla confezione dei cereali direttamente con il cucchiaio è forte, ma lottate contro il nichilismo ed entrate fiduciosi nell’alimentari, schivando la serranda abbassata per metà.
“Tre etti di mortadella, per favore! Tagliata in una unica fetta!”.



Che soddisfazione! Che senso del potere sull’esistenza tutta, vi pervade! 
Rientrate a casa con l’unto fagotto e, dopo aver messo su un best of Marving Gaye, vi mettete ai fornelli. 
La mortadella, cubettata fischiettando e sculettando senza il minimo ritegno, viene condita con coriandolini di erbette e una generosa spruzzata di olio d’oliva, utile a lubrificare le articolazioni e il sistema circolatorio tutto, ove non bastasse la sugna contenuta nell’insaccato.
Delegate a tre sane fette di pomodoro la questione fibre e vitamine, e raggiungete il divano imbracciando una forchetta.
Un’occhiata alla succulenta pietanza, un’occhiata alle repliche di Grey’s Anatomy.

Siete single, ma vi sapete voler bene, benedetto il Cielo! Ed anche per stasera il suicido è scongiurato.


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