lunedì 26 ottobre 2015

"Che mangino brioches!" La prima horror story di Nonna Concetta in esclusiva per Dolcetto e Rimetto.

Bella dentro a chi???
Amici delle storielle spaventose da raccontare davanti al camino mentre nonno dorme avvinazzato, benvenuti su Horrory da Mangiare.


Inizia oggi la nostra settimana di Halloween chiamata 'Dolcetto e Rimetto': vi terremo compagnia durante questi lunghi 7 giorni di Ottobre con dolci così brutti da rimanerci stecchiti. Ma iniziamo subito.

(by Chico)
Nonna Concetta ha 93 anni ed è rinsecchita come una prugna della California, ha lo sguardo di uno sgombro sul banco del pesce da due settimane, dovuto ad una sana cataratta, e le braccine ossute uguali a quelle di Jack Skeleton.
A casa il mantra è sempre lo stesso: riuscire a capire se sarà l'anno giusto che la condurrà a miglior vita. Ma nonna Concetta ce la fa sempre, e nonostante la sedia a rotelle, il catetere e l'alluce del piede sinistro così valgo che s'è scambiato di posto col mignolo, arriva ad Halloween tosta come un legno, per raccontare una storia spaventosa ai nipotini.

Ed eccoli qui i pargoli: Chevin, Sharon e Pasquale, rispettivamente di 4, 6 e 8 anni, attorno al braciere crepitante, tutti attenti perché nonna sta per cominciare. Chevin si distrae un attimo ad osservare le ombre danzanti che i carboni accesi producono sul volto rugoso e tra i baffi sempre più lunghi di Concetta, è un effetto quasi lisergico, ma ben presto la prolungata mancanza di ossigeno dovuta alle braci, conduce tutti in uno stato di trance profonda, ed è proprio in quel momento che nonna comincia il suo racconto.

"Tanto tembo fà, la Frangia e Pariggi erano nu post' emmerd! Ci stavano i ricchi che erano strunz e i poveri che non si credevano l'ora di scassargli 'a capa a furia di mazzate. Quand nu ricco camminava solo in una strada che pareva che non ci stava nisciuno, subito asciva fora nu povero che ci squartava la panza e gli arrivotava tutte le intestìna a fora, ci tagliava e 'ppall a smozzichi e si nascondeva, così nisciuno lo faceva carcerato.

La Frangia e Pariggi tenevano 'o Re e la Reggina. O Re e la Reggina erano i capi strunz', chelli c'avevano così tanti sord' che si avevano fatto fare o cesso d'oro! O Re e la Reggina si pigliavano tutti i sordi della gente povera, e facevano le feste e la povera gente si muriv' e famm. Chella Reggina si chiamava Maria Antonietta e si magnava tutt' e cose; e magna oggi, magna domani, alla gente era rimasto di rosicarsi le unghie. Un giorno la pasticciera personale di Maria Antonietta ci aveva chiesto: "Reggina mia, che vulite per colazzione Maestà?" e chella "Brioscie!"

Tutti i giorni briosce, a pranzo, a cena, a colazione, a mezzanotte. Brioscie sempre. E accussì la pasticciera s'inventò una torta di rose che dentro aveva brioscie. Si, proprio brioscine. Chella fece l'impasto e invece di mettere cioccolata o marmellata, prese 'e Girelle, e fece piezz' piezz' e le mise rint' l'impasto. Accussì venne fuori na Girella alle Girelle. Na schifezza schifusa che avesse fatt schif' pur ai mort' e famm'.

Ma a Maria Antonietta chella schifezza ci piaceva assai! Un giorno però tutti i murt' e famm' di Pariggi vennero a bussare alla porta della villa di Maria Antonietta, erano tutti incazzati, e gridavano: "Vulimme mangià, vulimme mangià!" Chella era strunz', s'affacciò alla finestra e disse: "Ma che vulit? Non ne tenite briosce?". La povera gente ci disse: "A strunz' ci stai pigliando pe 'o cul'? Mo salimm' tutti quanti e la brioscia te la diamo noi!" Sfondarono la porta e accisero a tutti quanti: o' Re, a' Reggina e a' pasticciera pure. Ci tagliarono la capa e ci abballarono sulla panza. Fine."


                        

Dove credi di andare? Ti aspettiamo domani per la seconda ricetta di Dolcetto e Rimetto. Se mancherai, ti tagliam 'a capa!

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