Poltiglie immonde: pollo panna e piselli. Puoi mangiarlo anche leccandolo.

Noi amiamo questo genere di pappette.

Amici e amiche della "nonscialanz" (si, ci secca andare a cercare come si scrive su Gùgol), benvenuti su Orrori da Mangiare! Prima che la nostra anima (in vista del venerdì santo) venga avvolta da un improvviso impeto religioso, ne approfittiamo per postare una ricetta carnivora. Poi pare che non si possa più fino a Pasqua, ma non siamo molto preparati in materia, vogliamo solo concorrere alla santità senza sforzo, come quei compagni di scuola (che Iddio li abbia in gloria) che studiavano ascoltando gli altri e prendevano voti più alti di chi si faceva un mazzo così! Ma non divaghiamo, è inutile cercare di evitare il problema: quassù c'è un piatto di pollo con panna e piselli!

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Il procedimento ci ghiaccia la saliva nelle ghiandole: cominciamo col dirvi che la ricetta è priva di odori e spezie. Completamente. Per il resto, riuscirebbe a cucinarla anche l'uomo di Neanderthal.

Lessate i piselli. Saltate il pollo (e noi lo salteremmo volentieri!) in padella, sfumando con brodo granulare (sic!) e portate a cottura. Usate solo il sale, vi prego, qualunque spezia potrebbe essere eccessivamente destabilizzante e provocare un forte disorientamento.

Spappolate una parte dei piselli lessi e formate un letto verde fluo sul piatto. Smerdate i bocconcini di pollo con la panna e usate il resto dei piselli rimasti interi per dare carattere al piatto. Carattere? Piatto?

Ma vi prego, usate solo il sale. Sarà che ormai stiamo perdendo il lume della ragione, ma non vi pare di vedere il profilo di un povero agnellino morente con un enorme pisello (nel senso di ortaggio) al posto dell'occhio?

Dottor House, cosa ne pensi di questa melma? Melma, abbiamo detto melma. Cosa avevate capito?

 

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