mercoledì 8 ottobre 2014

La ricetta del nascondismo: la nuova corrente artistica dei foodbloggers.

Click per ingrandire. Attenzione, contenuti espliciti.
Si lo sappiamo, abbiamo preso in prestito il 'nascondismo' dal mitico Corrado Guzzanti, ma in questa orrenda occasione la sua battuta calza decisamente a pennello. Come un pisello nel suo baccello, tanto per intenderci.
Il nascondismo culinario è una corrente artistico-gastronomica nata domenica scorsa (o era sabato?) che sta già avendo ripercussioni positive ed entusiastiche nei salotti buoni del food italiano, quelli che sanno di cotolette e bacche di goji, dove i divani mordono il sedere con molliche di crostini che come minuscoli aghi puniscono il pasciuto critico gastronomico.

Ma torniamo a bomba sul 'nascondismo', espressione artistica manifestata dai foodbloggers più timidi ed impacciati. Quello di nascondere completamente la pietanza alla vista dei commensali e dei frequentatori dei salotti di maionese, è uno stratagemma per vincere la paura di non essere all'altezza.

Armatevi quindi di una teglia nuova e senza graffi, e impiattate qualsiasi cosa avendo cura di ricoprire completamente il cibo. Con cosa? Non siamo certo noi che dobbiamo dirvelo, avanti! Non vogliamo dire che così facendo diventerete di botto degli artisti, sia chiaro. Ma con un po' di esperienza e soprattutto cuore, siamo certi che ce la farete! Evviva il 'nascondismo'! Evviva il vostro cuore!

Dal minuto 0:35, il Mutandari e il suo nascondismo! :D

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